Cosa mangiare in Friuli Venezia Giulia: specialità e piatti tipici da assaggiare | Luoghi da vedere (2024)

Cosa mangiare in Friuli-Venezia Giulia: piatti tipici, dolci e vini friulani da assaggiare (o portare a casa come souvenir gastronomico).

Cosa mangiare in Friuli-Venezia Giulia?

Per conoscere e comprendere la sorprendente varietà di piatti tipici, di specialità gastronomiche, di prodotti d’eccellenza e di vini che il Friuli-Venezia Giulia offre, bisogna fare alcune premesse.

La prima si evince già dalla doppia denominazione della regione: Friuli e Venezia Giulia. Il territorio regionale è, infatti, composto da due aree ben distinte, il Friuli e la Venezia Giulia, che sono paesaggisticamente, storicamente e culturalmente molto differenti tra di loro.

A nord-ovest abbiamo il Friuli, che si caratterizza per la presenza di una zona pianeggiante e collinare ma anche di una zona montuosa (Alpi Carniche e Giulie). La zona montuosa più precisamente viene chiamata Carnia.

Poi c’è la Venezia Giulia, con il capoluogo di regione, Trieste, che solo dalla fine della Prima Guerra Mondiale è diventata parte del territorio italiano e presenta aspetti paesaggistici molto diversi dal Friuli. La Venezia Giulia è, infatti, una zona di costa circondata da una pianura sabbiosa e fertile.

Lasciando per un attimo da parte le differenze paesaggistiche e geografiche, va ricordato che il Friuli-Venezia Giulia è una terra di confine (anzi di doppio confine, attualmente con Austria e Slovenia), per cui la cucina regionale è eterogenea e multiculturale avendo subito le influenze slave, balcaniche e austro-ungariche, oltre che mediterranee. Inoltre tutte queste diverse influenze e suggestioni gastronomiche, provenienti da tradizioni diverse, si sono a loro volta contaminate tra di loro dando vita a piatti tipici e specialità culinarie nuove.

Per praticità dividerò questo elenco dei prodotti tipici e dei piatti più buoni da provare in Friuli-Venezia Giulia in due parti: la prima parte dedicata alla Carnia e al Friuli e la seconda parte incentrata sulla Venezia Giulia.

Carnia e Friuli: prodotti e piatti tipici da provare

Dove si trova il Friuli?

Il Friuli si estende nella parte nord-occidentale della regione e comprende le province di Pordenone, Udine e Gorizia (solo una parte). La Carnia è la zona montuosa del Friuli.

Cominciamo questo viaggio culinario in Friuli-Venezia Giulia scoprendo i prodotti e piatti tipici della Carnia e del Friuli. Cosa mangiare in questa zona del Friuli-Venezia Giulia? Scopriamolo insieme.

Cjarsons

I Cjarsons sono un primo piatto tradizionale della Carnia che non potete non assaggiare se visiterete questa zona del Friuli-Venezia Giulia.

I Cjarsons sono una sorta di grandi ravioli ripieni di patate, erbe spontanee e spezie, conditi poi con burro fuso e ricotta affumicata. La ricotta affumicata per eccellenza usata per insaporire i Cjarsons è quella di malga, chiamata in dialetto friulano “scuete fumade”.

Questi “ravioloni” possono essere arricchiti ulteriormente con ricotta fresca, marmellata, cacao amaro, cannella, amaretti sbriciolati e uva passa. I Cjarsons vengono preparati in diverse versioni, con vari ripieni e di varie dimensioni, ma tutti deliziosi.

Frico

Tra i piatti della tradizione friuliana, il Frico è una delle specialità più conosciute e amate.

Spesso accompagnato dalla polenta, il Frico altro non è che una specie di tortino preparato con patate sbollentate grattugiate, cipolla e formaggio (preferibilmente Montasio). Il tutto viene messo a cuocere in una grossa padella dove il composto formerà una crosticina scura e fragrante mantenendo all’interno una consistenza filante.

Esiste anche una versione del Frico a base di solo formaggio che, dopo una spadellata che lo fa sciogliere, diventa sottile e croccante come una cialda.

Muset e Brovada

Mai sentito parlare di Muset e Brodava (o Brovada e Muset)? Si tratta di un piatto friuliano molto antico, un vero tesoro della gastronomia povera del Friuli.

La Brovada è un tipo di rapa (rapa bianca dal colletto viola) che viene tagliata alla julienne e messa a fermentare per un mese nelle vinacce, per poi essere bollita con foglie di alloro. La Brovada sulle tavole dei Friulani è spesso usata per accompagnare il Muset, un insaccato tipico simile al cotechino, riempito dai pezzi più poveri del maiale: muso (da cui deriva il nome), cotenna, sale e pepe.

Salamp cu l’asêt

Un piatto tipico friulano decisamente insolito nel sapore ma assolutamente da assaggiare proprio per la sua unicità, è il Salamp cu l’asêt (letteralmente “Salame con l’aceto”).

Si tratta di fette di salame fresco tagliate piuttosto spesse. Le fette di salame vengono fatte rosolare in un letto di cipolla fatta dorare, ma non abbrustolire. Il salame viene, infine, irrorato con dell’aceto, ingrediente che dona al piatti un sapore inconfondibile.

Il Salame con l’aceto può essere servito come antipasto oppure accompagnato con contorno di patate lesse o di cipolla. Non di rado viene servito con qualche fetta di polenta bianca abbrustolita.

Gubana

Per “addolcire” questo viaggio alla scoperta dei piatti tipici del Friuli potete assaggiare la Gubana, un dolce a base di pasta dolce lievitata con un ripieno di frutta secca, uvetta, pinoli, zucchero, grappa e scorza grattugiata di limone.

Questo dolce tipico friulano, una volta affettato, viene rigorosamente e abbondantemente innaffiato dallo Slivovitz, un’acquavite ricavata dalla fermentazione di prugne selvatiche o coltivate, spesso distillata in casa.

Prosciutto di San Daniele

Uno dei prodotti d’eccellenza che dovete assaggiare durante un viaggio in Friuli è senza dubbio il Prosciutto di San Daniele, un prosciutto crudo stagionato a Denominazione di Origine Protetta (DOP).

Questo prosciutto, realizzato esclusivamente con carne di suini italiani, deve il suo sapore inconfondibile al microclima peculiare alla zona in cui le cosce di maiale vengono lavorate, cioè il territorio di San Daniele del Friuli.

Prosciutto di Sauris

Se amate il prosciutto di alta qualità vi suggerisco di degustare anche il Prosciutto di Sauris.

Prima di abbandonare il Friuli, non può mancare un aperitivo a base di buon vino locale e qualche fetta di ottimo Prosciutto di Sauris, dolce ma dall’aroma leggermente affumicato. Una vera prelibatezza!

Vini del Friuli

I dolci tipici friulani meritano di essere accompagnati con i pregiati vini locali, ad esempio il Picolit, vino prodotto dalle uve dell’omonimo vitigno a bacca bianca autoctono proprio del Friuli. Si tratta di un vino raro in quanto pochissimi sono gli acini che riescono a maturare sul raspo.

Altro vino da provare è il Verduzzo, vino bianco prodotto dall’omonimo vitigno coltivato ormai da più di un secolo nel Friuli, in particolare nella Provincia di Udine.

Come accompagnamento dei piatti salati tipici del Friuli, invece, troviamo vini rossi corposi come il Refosco o lo Schioppettino, e pregiati vini bianchi come il Tocai (che per un contenzioso con l’Ungheria si chiama ora Friulano) o come la Malvasia o la Ribolla, vino quest’ultimo trattato per presentarsi fermo o spumantizzato.

Venezia Giulia e Carso: prodotti e piatti tipici da provare

Dove si trova la Venezia Giulia?

La Venezia Giulia occupa l’area orientale della regione e comprende parte della provincia di Gorizia e la provincia di Trieste. Lungo il confine orientale della Venezia Giulia si estende il Carso, un altopiano roccioso calcareo dotato di notevoli particolarità geografiche, paesaggistiche e naturalistiche.

Spostiamoci adesso verso la costa e verso il confine, nella Venezia Giulia, per scoprire un nuovo volto della gastronomia tipica friulana. Nella zona della Venezia Giulia molti sono i piatti tipici a base di pesce, data la vicinanza al mare, ma anche numerosi primi piatti tipici influenzati dalla cucina slava e austriaca.

Baccalà mantecato

Il Baccalà mantecato alla triestina è uno dei piatti onnipresenti nei tipici buffet di Trieste. La polpa del baccalà viene prima lessata e successivamente infornata con burro, panna, pasta di acciughe, prezzemolo, pepe e pangrattato.

Esistono, però, almeno altre due versioni del Baccalà mantecato alla friulana: la prima prevede l’aggiunta di erbe e bacche aromatiche oltre a del vino bianco; la seconda prevede l’aggiunta di pomodori pelati.

Ljubljanska

Non chiamatela cotoletta! La Ljubljanska in Friuli-Venezia Giulia è una vera e propria istituzione. Una fetta di vitello o maiale viene ripiegata e farcita con un saporito ripieno di prosciutto cotto e formaggio, prima di essere impanata e fritta.

In tema di piatti mitteleuropei e cucina di frontiera la Ljubljanska non può che avere un posto d’onore. Oggi diffusa in Italia, Slovenia e Austria, questa ricetta è figlia della contaminazione tipica delle tradizioni culinarie dell’Austria-Ungheria. La Ljubljanska nasce, infatti, come simbolo dell’unione dei popoli dell’Impero e abbina un la Wiener Schnitzel (austriaca), il prosciutto di Praga (boemo) e il formaggio (ungherese).

Gnocchi di susine

Gli Gnocchi di susine sono un piatto tipico del Friuli-Venezia Giulia retaggio della tradizione austriaca e slava.

Questi gnocchi dolci di patate ripieni di susine vengono serviti sia come pietanza dolce che come primo piatto, perché il dolce della cannella viene smorzato dal sapore aspro delle susine.

Gli Gnocchi di susine alla friulana vengono conditi con pangrattato tostato nel burro e insaporito con zucchero e cannella. Una vera delizia tradizionale, da provare soprattutto se vi piacciono i sapori nuovi e insoliti.

Ćevapčići

I Ćevapčići sono polpettine molto speziate, di origine balcanica.

Si presentano con una particolare forma allungata (sembrano delle salsiccette) e vengono preparati con carne di manzo, agnello o maiale tritata finemente e insaporita con sale e spezie. Gli aromi utilizzati per insaporire i Ćevapčići sono numerosi e non esiste una ricetta univoca per questo delizioso prodotto tipico del Friuli-Venezia Giulia.

I Ćevapčići si servono accompagnati da cipolla rigorosamente bianca, cruda e tagliata sottilissima, oppure in abbinamento all’Ajvar, una salsa molto piccante a base di peperoni rossi macinati e spezie tipica del Friuli-Venezia Giulia e dei Balcani.

Prosciutto cotto in crosta di pane

Tra le pietanze da assaggiate assolutamente a Trieste, in particolar modo se deciderete di fare un Rebechin in un tipico buffet triestino, non posso non menzionare il Prosciutto cotto in crosta di pane.

Il Cotto in crosta di pane è una tradizione triestina che affonda le sue radici in un passato molto lontano. Inutile specificare che questo prosciutto viene servito rigorosamente dopo essere stato tagliato a mano e accompagnato da cren o senape. Può essere consumato con o senza panino ma in entrambi i casi preparatevi a degustare una vera squisitezza.

Jota

La Jota è una minestra tipica del Friuli-Venezia Giulia a base di crauti, fa*gioli e patate. Anch’essa, come molte pietanze tradizionale friulane, ricorda le usanze gastronomiche della Mitteleuropa.

A rendere particolare il gusto della Jota è la presenza tra gli ingredienti dei “capuzzi garbi”, cioè i crauti, e del cavolo cappuccio marinato nell’aceto, che evocano i sapori della cucina austriaca e slovena. La Jota è uno di quei piatti che si possono assaggiare nelle trattorie tipiche friulane, nei buffet triestini e nelle Osmize del Carso.

Cosa sono le Osmize?

Osmize? Che cosa saranno mai? E’ una tradizione che risale ai tempi di un decreto di Maria Teresa d’Austria e si riferisce alle aziende agricole che solo per otto giorno, di solito durante il periodo di macellazione dei maiali e della vendemmia, potevano aprire le porte di casa agli avventori e servire i loro prodotti. Ancora oggi le Osmize sono attive e accolgono per pochi giorni ogni anno i clienti servendogli i prodotti della casa. Non di rado le Osmize sono ospitate direttamente nelle case dei contadini, nelle cantine o in piccoli locali attrezzati per l’occasione con tavoli e sedie. Una frasca appesa nei luoghi di passaggio o all’esterno dell’Osmiza segnala ai passanti l’apertura al pubblico della stessa.

Vini della Venezia Giulia e del Carso

Quali vini bere nella zona della Venezia Giulia? Come ovvio, ad accompagnare questi cibi tutt’altro che leggeri ci vuole un buon vino rosso, dal gusto forte e dall’acidità spiccata, ad esempio il Terrano, un vitigno autoctono della gamma dei Refoschi.

Se preferite i bianchi, un vino che dovete obbligatoriamente assaggiare in zona (dato che le uve vengono coltivato e lavorate solo nel Carso) è la Vitovska, dal profumo di frutta a polpa bianca e di agrumi ma anche di mandorle e di fiori.

Spritz (bianco e rosso)

Lo Spritz è l’aperitivo per eccellenza in Friuli-Venezia Giulia, rigorosamente da gustare in buona compagnia. Attenzione, però, ad ordinare uno generico Spritz perché, se non specificherete altro, in Friuli-Venezia Giulia vi verrà servito il drink nella versione “bianca”.

In Friuli-Venezia Giulia lo Spritz viene preparato con vino bianco, acqua frizzante, limone e ghiaccio. Se volete sorseggiare la versione “rossa” dello Spritz, dovrete specificarlo al momento dell’ordinazione (Spritz con Aperol, con Campari, con Select, etc.).

La leggenda narra che, all’epoca della dominazione austriaca, i soldati asburgici non gradissero il vino locale perché troppo forte. Iniziarono, così, ad “allungare” il vino con acqua gassata creando una prima rozza versione dello Spritz. Il nome “Spritz” deriverebbe proprio dal verbo tedesco spritzen (letteralmente “spruzzare”).

Caffè triestino

Per chiudere in bellezza questo viaggio gastronomico tra i piatti tipici e le specialità del Friuli-Venezia Giulia non si può fare a meno di un buon caffè. Non sono in molti a saperlo ma Trieste è anche conosciuta come la “città del caffè”.

Il caffè a Trieste è un vero e proprio rito, accompagnato da un’apposita (e bizzarra per i non-locali) terminologia.

Un caffè espresso in tazzina si chiama “nero” mentre un caffè espresso in bicchiere è un “nero in B”. L’espresso decaffeinato in tazzina è un “deca” (“deca in B” se in bicchiere) mentre un espresso macchiato in tazzina è un “capo” (“capo in B” se in bicchiere). Una “goccia” è un caffè con una goccia di schiuma di latte mentre un “caffelatte” è il cappuccino.

Attenzione, però, perché se è vero che per ordinare un caffè espresso a Trieste dovete chiedere un “nero”, ordinando un “nero” nel resto del Friuli vi verrà offerto un buon bicchiere di vino rosso!

Per approfondire:

15 cose da fare e vedere in Friuli-Venezia Giulia almeno una volta nella vita

Cosa vedere a Trieste in 1 giorno: itinerario completo

Cividale del Friuli: cosa vedere in 1 giorno (itinerario in tappe)

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